Giorno 1 - 4/8/20072.30 pm: Stazione Certosa di Pavia, lascio mamma a pochi passi dal sottopassaggio in prossimità della ferrovia. Al varco mi attendono il bellissimo Max e il sempre tonico Bone, accompagnati dalle rispettive madri, e dalle rispettive Panda. L'attesa meta è Marina di Massa, posto a me sconosciuto, ma ai più invece ben noto, vista la quantità di gente che mi dice di esserci stata. Io e Max, superata l'incognita "ostello o parassitismo nell'appartemento", soggiorneremo in loco fino a martedì sera; Bone invece va a unirsi al resto dell'allegro trenino a legna della compagnia fino al sabato successivo, ospite di un lussuoso (o Decisamente Ristrutturabile) appartamento in affitto vista cane semi-morto, dove l'unica regola è farla pagare cara a eventuali ospiti inattesi, quali io e Max ci apprestiamo a diventare.
In attesa del treno, in arrivo alle 3 (Max ha insistito perchè dessi sfoggio delle mie famose doti di traspirazione da tutta la superficie cutanea, come deduco dall'appuntamento tanto anticipato), ci si intrattiene allegramente con madri e figli, dicendone di ogni tipo, colore e forma.Bone: Max, hai saputo che chi supera di 40 all'ora i limiti di velocità va in carcere?
Max: Ma la multa te la danno?Bone: No.Max: Allora fa niente.3.56 pm: Stazione di Voghera. Atmosfera da film western, e Max lanciatissimo in un assolo di minchiate. L'aria si raggela all'annuncio del ritardo del treno che ci avrebbe dovuto portare a Genova, dove, con un margine di tempo imbarazzante, ci attendeva la coincidenza per Marina di Massa. "Impossibile, baueraggio necessario, cari amici", dico loro.L'aria si raggela ulteriormente all'arrivo dell'Agente di Borsa: un signore di mezza età si avvicina al trio, chiedendo soldi per dar da mangiare ai figli. Io e Bone intuiamo la magagna e rispondiamo con un "abbiamo la carta di credito". Max, di cuore buono, gli allunga due euro. Il signore si allontana per qualche secondo, poi si riattacca al benefattore, chiedendo almeno un altro euro (stavolta la ragione non era più nel sostentamento dei figli, ma nell'acquisto del biglietto). Max, dopo qualche minuto di negoziato, allunga anche un altro euro, sperando di scrollarselo di dosso. Ma proprio a questo punto, il bisognoso rivela improvvisamente la sua vera identità di agente di borsa in incognito: "Dai, facciamo che io tu mi dai 5 euro e io ti restituisco i tre!""No! Non ce li ho neanche 5 euro interi...""E allora facciamo 10! Mi dai 10 euro, e io ti dò il resto di 5!"Il treno arriva e la minaccia è sventata.
4.15 pm: Ormai sfiduciato riguardo l'esito dell'assalto alla coincidenza, mi tuffo nel tubo di Pringles alla cipolla e erbe di vario tipo che i miei due compagni si rifiutano di condividere. Si ciucciano l'acqua, i bastardi. Nel nostro scompartimento, due ragazze (orrende, ahinoi) discutono alacramente di qualcosa che, al suono, sembra vagamente familiare. Origliando, emergono chiaramente prima un Lupin, poi uno Snape e finalmente un Potter: stanno parlando di Harry Potter 7, e appena la cosa diventa evidente Bone si fodera le orecchie di Ligabue (che spirito di sacrificio!) e Max si immerge nel Nintendo DS. È proprio Max (che nonostante le cuffie coglie ogni cosa) a lamentare timidamente lo spoileraggio a secco operato dalle due: visto che ho terminato la lettura del suddetto libro proprio mezz'ora prima di partire, si opta per lo scambio di posti con il Lamesta che è proprio accanto a una delle due.
Le ragazze, autodefinitesi Snippiste, ovvero fan di Severus Snape (come riesco a cogliere dopo un'iniziale voglia di esplodere in un riso dileggiatore) [Snape, in italiano, è Piton -- mi chiedo se l'eventuale traduzione di Snippista non possa essere Sorcino, vista la tremenda somiglianza tra Snape e Renato Zero], non sembrano complessivamente soddisfatte del romanzo, del quale discutiamo a grandi linee per qualche minuto. Mi dedico a una difesa abbastanza ritrosa, accompagnata dal tono impostato e dalla gesticolazione quasi fo-esca che tanto divertono i giovani e meno giovani che diletto occasionalmente. Dopo qualche battuta, ci si comincia a ignorare allegramente, e, con Bone e Max immersi in mondi altri, non mi resta che desiderare l'abbraccio delle Pringles. Chiuse nello zaino.
4.48 pm: Salutate le Sorcine, comincia la Corsa d'Attacco. Anzi, d'Attracco. Un culo tremendo fa sì che il suddetto treno sia ad appena due binari da quello di arrivo, e che sia pure in ritardo. Dopo pochi istanti, facciamo conoscenza dell'Uomo con il Polpaccio più Brutto del Mondo (immaginatevi una fune avvolta su una patata, a mò di salame), di una Figa Straniera Paurosa, anch'ella dedita alla lettura di Harry Potter, 6 però, e in inglese (notiamo anche qualche scompartimento più in là una giovane dedita alla lettura del 7...), e del controllore, conosciuto come il Vecchio, grazie a un'infelice battuta di Max con la sua assistente.
Ci accomodiamo comodamente nel corridoio: Bone saluta ragazze a caso giustificandosi con un "eh, c'ho avuto una storia..."; tra una Pringles e l'altra, scopro di avere un'età celebrale di 80 anni, e penso dentro di me che è una figata pazzesca; e intanto, felice, Max si masturba con il DS.
7.00 pm: Alla proposta di un megatorneo di Tekken 5 e con l'ostello in tutto esaurito, Max abbandona ogni ipotesi di soggiorno in un luogo che non sia l'appartamento. Però, l'oscura possibilità che qualcuno dell'Agenzia si faccia vivo per punire i due riottosi clandestini annebbia fino al giorno dopo l'altrimenti spensierata mente di Max, che, con il volgere della sera, si fa sempre più cupa.
Sistemate le nostre cose negli angoli della camera del sempre amichevole Bone, già si respira aria di casa: dall'altra parte della strada, si estende il fiero carrozzone della Festa della CGIL, e si odono i compagni mormorare Cuando esta noche! Cuando esta noche tramonta el sol, mon amour, mon amour...! Eh, la lotta di classe...
10.42 pm: Mangiati, lavati, pisciati e anche un po' sublimati, ci si dirige nel centro cittadino, dove l'attrazione principale sembra essere, per il momento, una graziosa sala giochi dove mi dedico per qualche tempo al Baueraggio più selvaggio. Nella posa e con l'espressione corrucciata tipica del Jack Bauerone Internazionale, uccido ogni essere virtuale a vista, salvo poi abbandonarmi alle violente manovre di polso del calcio balilla... solo per perdere vergognosamente, visto che sono stato costretto dalle circostanze ad andare in attacco (sì, Ste, non è solo colpa mia se abbiam perso...).
2.40 am: Rincasati, Max sembra aver ritrovato la sua gioia di bambino di 20 anni, grazie alla scoperta dell'esistenza di una piadineria. Sì, perchè il cinghiale solo di quello si nutre.
Mi appresto a gettarmi tra le braccia del butterato Morpheus, che però non sembra molto disposto a dimostrarmi affetto visto che a) tutti si precipitano in sala (che è la mia/di-Max camera da letto) a giocare a carte (e fin qui posso anche sopportare, riuscirei ad addormentarmi con il sottofondo del chiacchiericcio); b) Bone si dedica a ogni possibile tortura fisica e psicologica nei miei confronti, leggendomi l'Uomo Ragno addosso, sparandomi il flash della sua FOTTUTISSIMA fotocamera a un nanometro dalle pupille, ma soprattutto (con la collaborazione del mai dimenticato Mike, detto Crucio, viste le circostanze) lanciandomi in faccia una gragnola di palline di alluminio proprio quando dal dormiveglia stavo scivolando nel sonno vero e proprio.
Finita la partita e spente le luci, Max picchia uno scoreggione sismico degno del Martello di Thor e poi va a giocare a Tekken, candido come un bimbo.
Giorno 2 - 5/8/2007
8.45 am: Mi sveglio e mi riaddormento una decina di volte, attendendo che qualcuno mi svegli definitivamente. Un'inspiegabile tensione mi accoglie al risveglio. E al risveglio successivo. E a quello ancora dopo. Bah, sarà un brutto presentimento...
Grazie al risveglio a base di coccole ingiustificate da parte di SteMazzi, ragazza di Bone, inizia la giornata. In poco tempo, ma a intervalli diversi, tutti consumano la colazione. Ed è tempo di dirigersi in spiaggia. Con calma, non subito.
10.52 am: Il dolore. Il tremendo dolore dei sassi a devastare le piante dei piedi. Chilometri di spiaggia tutta sassi, e chilometri di battigia tutta sassi, chilometri di fondale tutto sassi. Che Dio maledica chi li ha inventati, sti fottuti sassi. E chi poi li ha portati in Toscana, sti sassi. Non state a sentire Crozza, portateli via i sassi dalla Toscana, và. Dopo essermi bucato un dito del piede e essermi disegnato uno sfregio sulla pianta dell'altro, avanzo via materassino più a largo, dove gran parte della compagnia è impegnata nelle solite attività ludiche in una zona meno profonda a fondale sabbioso.
Qui nasce l'amore verso l'Amico Tonno, un grazioso pesce gonfiabile blu dalle pinne gialle, con il quale instauro una duratura amicizia. La gelosia è un brutto male però, e tre individui, StePuzzi, Germani e MarcoBellezzaFolgorante iniziano a contendersi l'affetto del povero essere in plastica. In una battaglia cruentissima, nella quale non sono stati risparmiati morsi, coltellate, citazioni delle canzoni di Max Pezzali e solletichi vari, io e il mio alleato MarcoBellezzaFolgorante riusciamo a prevalere sulla coppia StePuzzi - Germani. Campioni del Tonno! Campioni del Tonno!
2.30 pm: Primo pranzo vero e proprio, direttamente dalle mani della cuochessa Alice. Io e Max, vergognandoci come ladri del nostro parassitismo ma anche mossi da un sincero spirito propositivo, ci mettiamo a completa disposizione dello chef. E le conseguenze non mancheranno di essere catastrofiche, con moke ancora piene all'aria, pasta pronta che straborda ovunque, bicchieri distrutti e quant'altro. Asciugati i piatti e after the tazzuriella ' cafè, siesta.
2.55 am: Dopo il duello pomeridiano con la spiaggia assassina, e un'altra gargantuelica cena, ispezione del lungomare e del molo, con visita a un agghiacciante localino trendy che sembra avere in repertorio solo musica degli anni 80. Va bene tutto, ma dopo Fly Robin Fly... cioè, manca Orzowei e potrebbe anche venirmi voglia di morire.
Ritornati a casa, penso di avere la situazione in pugno. Penso: ok, li frego tutti stanotte, mi metto a disegnare, così poi non mi tormentano. Fatti due schizzi, e notata l'assenza di esseri umani, mi metto a dormire. Finalmente. In pace.
Giorno 3 - 6/8/2007
11.30 am: Io e l'Amico Tonno ci scambiamo confidenze in mare... aaah, quanto mi capisce lui, non come quegli altri esseri di carne. Lui è tenero... così tenero che si spezza con un grissino. NO TONNO, NON SPEZZARTI!
4.45 pm: È iniziata la mania del Nintendo DS. Tutti, e dico quasi tutti, vogliono un pezzo di quell'oggettino, vogliono la possibilità di infrangere un record che, provvidenzialmente, Max abbatte con il suo game successivo. Il nostro Ciccioboy si rifiuta persino di recarsi in spiaggia, impegnato com'è a controllare il punteggio di Eleonora, detta Ultron per la sua capacità di interfacciarsi con le apparecchiature cibernetiche. Tutti matti per DS, dicevamo, tranne StePuzzi, che legge Harry Potter 4, e Fabio, uno zombie vivente che, vagando disperato tra la Playstation e la sala, prepara la sua vendetta... Ah, e io, che dormo beatamente a qualsiasi ora del pomeriggio.
9.45 pm: http://picturestoriefuture.blogspot.com/2007/08/lira-di-fabio.html
1.30 am: Missione Viareggio. Andata all'insegna dell'argomento trans e poi dell'ormai mitico Cappuccino, nuovo sinonimo di prepuzio, centro focale di una disquisizione a metà tra un film di Tarantino e Sex and the City portata avanti da Mone, detto anche Er Matranga, che ne parla con un disprezzo tale da venire il sospetto che glielo abbiano strappato a morsi da bambino.
Viareggio passa in un flash e in una Coppa-gelato-della-quale-non-ricordo-il-nome. A questo punto, Fabio propone di andare a dileggiare omosessuali a Torre del Lago. Prevale un'iniziale entusiasmo... o meglio, sembra che l'obiettivo dichiarato sia solo una boutade... ma purtroppo no, l'obiettivo è davvero quello. Fortunatamente prevale la ragione, e il carrozzone si muove verso casa. Certo, arriveremmo.. se MarcoBellezzaFolgorante si decidesse a seguire le frecce che indicano "Marina di Massa"...
3.45 am: Dopo la consueta partita a carte, che stavolta non sembra essere accompagnata da alcun tipo di tortura, mi addormento serenamente. Poi però inizia il monologo che mi tiene sveglio fino alle 4.30: Mike, detto Crucio (lo DEVO ribadire), profonde un soliloquio interminabile contrappuntato da interventi del pubblico come "dai Mike, basta, abbiamo sonno" e da risposte dell'istrione come "no, dai, ancora cinque minuti". Soffocando nel cuscino la rabbia per l'atto terroristico in corso, prendo finalmente sonno sulle impetuose note della Scoreggia Più Potente Mai Udita dall'Uomo, fabbricata dal sempre chirurgico Max, un suo personale modo di spirare prima di dormire.
Giorno 4 - 7/8/2007
11.34 am: Niente da fare, niente mare stamattina. Non c'avevo neanche voglia, a dire il vero. E allora cazzo mi lamento? Mi lamento perchè la Repubblica era finita e ho dovuto comprare il Corriere. Affranto, mi metto a disegnare Supergirl, e, benchè, abbia cannato del tutto le proporzioni, mi soddisfa alquanto.
2.23 pm: Fine dell'ultimo, giulianferraresco pranzo.
2.24 pm: Tonno è morto. Èmmmortto.
5.30 pm: Ultimo, malinconico bagno, luce soffusa dal cielo nuvoloso e morte nel cuore per la scomparsa dell'Amico Tonno. "Imparato" l'uso del boccaglio, partitina a pallavolo o come-cazzo-si-chiama-quel-gioco-in-cui-ci-si-passa-la-palla-cercando-di-superare-il-record-di-palleggi in compagnia di StePuzzi e Crucio, e mi stupisco di essere capace di far rimbalzare la palla senza farla sfuggire anche per periodi di tempo superiori ai 15 secondi.
Cerco di rimandare il più possibile la fine del gioco, ma, viste le valigie da preparare, diventa necessario sfuggire all'abbraccio delle correnti marine, che mi premiano procurandomi un crampo al polpaccio.
7.45 pm: Salutati amici e amiche (in un rito molto interessante, con 4 persone buttate su un letto matrimoniale, 2 a farsi i cazzi loro e 2 a guardare quelle 2 persone farsi i cazzi loro), ricevute le ultime minacce di morte da Fabio (per la suddetta ammucchiata) e con in mano un pezzo di Parmigiano Reggiano, saliamo sul treno che ci porterà a casa. Il viaggio è un misto di deliri profetici di Max (Imparerai le vie del culo..., afferma), schizzi tremolanti a pennerellino, fallimenti in serie con i giochini di Super Mario DS e un'aleggiante odore di morte che permea il vagone intero.
Alle 23, dopo un ultimo monologo di Max sul legame tra il recente omicidio di Assago e gli incidenti stradali, intitolato Il Rasoio di Occam (eh, perchè... mi sembra logico... hai voluto farti sparare? eh? adesso muori, e ti sta bene... hai voluto bere? hai voluto andare veloce? adesso muori, e ti sta bene...), arriviamo in una Milano Rogoredo deserta, abitata da un solo, sperduto tamarro che non ha manco per le palle di andare a controllare gli orari dei al cartellone apposito, a pochi metri di distanza. E quando lo fa, mezz'ora dopo, rischia la vita. Beh, potevi anche morire, eh.
00.01 am: Dopo un quarto d'ora passato ad abbozzare l'atterraggio del possente corpo di Tia dallo spazio, io e Max scendiamo dal treno. Babbo Lamesta & The D'Alessandros ci aspettano nella Stazione di Certosa, ma, nonostante il nome da gruppo country, non si esibiscono nel loro repertorio.
Neanche il tempo di arrivare a casa e già mi sono incazzato come Sgarbi, ma ho sonno, e me ne posso anche occupare domani...
... strano, credo di aver sentito un tuono in lontananza... eppure il cielo era terso...