buzzoole code A Paul's Life: ottobre 2005

domenica 23 ottobre 2005

La tigre e la neve

Allora, innanzi tutto scusate il ritardo con cui scrivo, ma, va beh, gli impegni si accavallano, e a momenti non ho tempo neanche per fare le cose che dovrei. Tranne che mangiare e dormire... per quelle il tempo si trova sempre.
Ebbene, torno con una minirecensione sul nuovo film di Benigni, La Tigre e la Neve.
Innanzi tutto, non aspettatevi un capolavoro.
Non lo è.
Farà ridere, emozionare, riflettere magari.
Ma non è "La vita è bella", che, nella sua originalità, è stato un po' l'apice massimo della carriera di Benigni.
Comunque si tratta di un buon prodotto, un film veramente bello, con un buon ritmo, un buon protagonista (purtroppo non si può dire altrettanto di alcune figure di contorno...), una buona recitazione, dei buoni dialoghi, dei buoni effetti speciali, una musica molto buona (Piovani è sempre lui, come direbbe Ligabue). Ma per quanto si sforzi di raggiungere certi livelli, il film ne rimane abbastanza sotto.
Con questo, poi ci sono scene davvero esilaranti, scene che vi emozioneranno per la loro genuina dolcezza, scene che vi faranno riflettere sugli orrori dell'uomo. Ma sembra quasi che tutte queste emozioni non vogliano "bucare" lo schermo, abbracciando lo spettatore per qualche istante, non permeandolo come, di nuovo, "La vita è bella".
Poi, last but not least, un abbondante (per gli standard italiani) uso del digitale (con persino un canguro digitale!), che fa ben sperare nella qualità dei vfx made in italy...
Con questo, alla prossima,
Paolus

domenica 2 ottobre 2005

Bosco di Gioia

Vi linko l'ultimo aggiornamento all'iniziativa per il salvataggio del Bosco di Gioia, a Milano, che rischia di essere distrutto per far posto alle nuove strutture dell'Amministrazione Regionale.
http://boscodigioia.splinder.com/post/5597898

Charlie e la Fabbrica di Cioccolato

Ovvero: Simil-recensione di un capolavoro
Ebbene, sono fresco fresco di proiezione, sono ancora intontito dalla magia della sala cinematografica... sono appena stato rapito da un film unico, un capolavoro. Tim Burton, con la "sua" Fabbrica di Cioccolato, ha creato un film che sarà ricordato probabilmente per generazioni quanto a originalità, genialità, e, forse, personalità.
Possiamo anche definirla visionaria, questa "Fabbrica di Cioccolato", ma sarebbe riduttivo: Burton traduce il romanzo di Roald Dahl su schermo in modo straordinariamente convincente, gettandoci in un mondo surreale (e cinico), e, fortunamente, molto appetitoso per gli occhi.
Innanzi tutto, il film è perfettamente costruito: il ritmo, la fotografia e la regia tipicamente Burtiane, che non perde neanche un colpo in questa sua opera. Prendiamo d'esempio la casetta di Charlie, che è probabilmente il più degno paradigma dell'immaginario e del Burton-style, se possiamo definirlo così: gotico e decandente, ma non troppo.
Poi, gli Oompla Loompa... beh, quelli sono un discorso a parte (non basterebbero volumi per descrivere quanto, come e perchè siano tanto geniali)... e la colonna sonora!! Probabilmente la migliore del grandissimo Danny Elfman, uno dei più proficui compositori di Hollywood (soprattutto per film supereroistici: suoi sono Batman, Spiderman e Hulk), e amico fidato del nostro Burton(e) [un po' come Williams per Spielberg, per intenderci]...
Veramente, non basterebbero tonnellate di recensioni per descriverne la grandezza (anche perchè le mie "doti" sono abbastanza limitate a quest'ora e così tanto vicino all'uscita del cinems)... per questo vi rimando alla recensione di un amico fidato, tale Roberto Figazzolo, che ha fatto una recensione tanto breve quanto intensa (lecc-lecc)... ma almeno più completa rispetto alla media... (scapp-scapp)...
linko:http://www.miapavia.it/articolo.cfm?Id=3432&Sezione=6
Beene,
vi saluto,
a presto... Paolone!