buzzoole code A Paul's Life: One Week Later (Prologo alla Campagna Elettorale)

domenica 3 febbraio 2008

One Week Later (Prologo alla Campagna Elettorale)

Il 24 gennaio 2008 è morto il secondo governo Prodi. Lo sapete.
Ne gioirete, ve ne dispiacerete. A me, mi conoscete, dispiace. Anche umanamente.
Sono stati due anni estremamente controversi: tra indulti e liberalizzazioni, duelli al calor bianco con la Chiesa e con la cittadinanza, e dietro a tutto un'opposizione infantile e lunatica. Un'opposizione che alla fine si è riscoperta serva del Capo.
Sono stati anche i due anni della diminuzione del debito pubblico e del fabbisogno finanziario (zitti zitti, qualche provvedimento per la riduzione di consulenze e stipendi è stato preso -- soltanto qualcuno, ma ci sarebbe stato tempo), del deficit sceso dal 4 al 1,3%, della riduzione dell'evasione fiscale, dell'aumento del gettito fiscale senza nuove imposte e quant'altro. Senza dimenticare il mitico Decreto Bersani. Proprio per restare sul terra terra.
Sono stati gli anni dell'indulto, sul quale davvero ancora oggi fatico ad avere un'opinione esatta (per quanto ve ne possa importare); dell'indolenza (ancora) sul conflitto di interessi; dei ritardi sulla riforma televisiva che praticamente si attende da 30 anni; dei ricatti delle ali "esterne" della coalizione; del problema Tav (ereditato dal passato, ahinoi) e della base a Vicenza (idem). Dei tira e molla etici.
Forse il problema fondamentale è stato di identità. Un governo senza identità, nonostante le 280 pagine di programma, portato al naufragio da dinosauri politici un po' improbabili fatti forti dai numeri ridotti all'unghia, grazie a una legge elettorale di merda e con i dubbi sulle schede bianche. Una schizofrenia inevitabile, tenuta a bada solo dall'opposizione al Nemico. Al Nemico che intanto ha tirato fuori le vecchie armi, di demonizzazione del nemico (e a far così anche noi c'abbiamo guadagnato, eh...), di cataste di bugie, di odio alimentato alle estreme conseguenze, di mezze frasi rimangiate il giorno dopo, di sorrisoni agli amici della piccola e media imprenditoria, contando sulla loro indolenza totale al mondo e sulle loro mani sempre al portafoglio, gente che non ne aveva compreso l'incapacità politica, l'istrionica volontà di farsi amare sempre, di non prendere decisioni coraggiose mai. Pararsi il culo, sempre e comunque.
Il problema di un'identità difficile da ricostruire. Partiti politici nati per raccolta scarti, con pezzi di Democrazia Cristiana praticamente ovunque, con l'età media di Matusalemme e la percezione della realtà di una mummia. Gente così, che si nasconde dietro al perbenismo dei valori cattolici, per combinarne di ogni dietro le quinte e venirsene fuori con tanto buon vittimismo. (ok, questa frecciata era proprio facile facile) E questo è stato il cancro di questo secondo governo Prodi.
Il centro-destra non ha un'identità, ma ha un leader, un bel faccione che muove bene le labbra e che porta tutto il felice carrozzone alla vittoria con facilità. Il centrosinistra ha tante belle speranze e poca gente che sappia comunicarle, che sappia infuocare le folle. Ma forse è proprio il mondo a essere intorpidito. Forse questa enorme e giustificata sfiducia nella politica è talmente dentro ogni fibra del popolo italiano da non saper più ascoltare, da non voler più ricordare, si va solo a rincorrere il jingle più accattivante. Non più ideali. Solo cose.
E forse tra poco neanche quelle, tra poco non voterà quasi nessuno.


3 commenti:

  1. mah, paolo, io parlo da elettore di sinistra e sono stato molto deluso da questo governo. come al solito, si è pensato alle cazzate (vedi tutte le liberalizzazioni) ma non si sono risolti i problemi VERI: la sicurezza, la spesa pubblica, il conflitto di interessi... eccetera, perchè ce ne sarebbero molti altri. e invece, ci ritroviamo con sempre meno soldi in tasca, con un debito pubblico che non sembra mai calare e con un'inflazione record (notizia di oggi, non era così alta dal 2001).
    il lato positivo, almeno per quanto mi riguarda, è la maggior consapevolezza del vuoto della politica italiana. anche la sinistra, che tanto avrebbe dovuto fare col suo programma da milleduecento pagine, si è rivelata un fuoco di paglia. e anzi, nonostante il mio voto di due anni fa mi ritrovo con al governo la democrazia cristiana (o piddì, come si fa chiamare adesso). alle prossime elzioni avrò le idee più chiare!

    RispondiElimina
  2. indubbio, nonostante i grandi ideali messi in ballo in campagna elettorale, si è volato piuttosto basso. però, ripeto, il problema era proprio alla radice, legge elettorale e politica di alleanze messa insieme solo dall'opposizione a Berlusconi, e con l'alibi delle 280 pagine di programma.
    spero che, comunque, tutto quello che è successo finora paghi, in futuro. ora come ora, ci rimane in mano solo un gran bel punto interrogativo.

    RispondiElimina
  3. Berlusconi ha il grande potere di tenere insieme il Centro-Destra, ma ahimè anche il Centro-Sinistra. Alleanze, accordi, programmi sono stati creati all'unico scopo di "NON FAR TORNARE IL BERLUSCA AL POTERE" e credo che ciò sia dannatamente sbagliato!!!

    In primo luogo perchè la Sinista avrebbe acquistato molta più credibilità presentandosi alle elezioni con un suo programma (non di compromessi) e agire per portarlo a termine.

    In secondo luogo perchè questi continui accordi, compromessi, rinunce hanno portato, in questi due anni di agonia, a snaturare l'anima di alcuni partiti tradendo, a mio parere, il voto degli elettori.

    Io da potenziale elettore medio, mi sentirei deluso da questo comportamento e demotivato nel tornare a votare. Voi?

    RispondiElimina