buzzoole code A Paul's Life: Cercare la lucidità

venerdì 1 luglio 2011

Cercare la lucidità

Scrivere è una cosa difficile. Anche quando ti viene relativamente facile.
Non c'è assolutamente giusto o sbagliato. Qualunque saldatura di parole - anche questa - è in qualche modo un salto nel buio.
Però non ne prescindo.
Scrivere è una parola entrata molto in questo blog, e anche nel suo fratellino DoubleFeature, come anche sul mio facebook, e sul tumblr e quant'altro. Scrivere è tutto lo spazio che c'è tra pensare e inventare, e si concretizza grazie a delle lettere che si inseguono, che inseguono se stesse e l'ideale all'orizzonte. A un orizzonte drammaticamente vicino.
Scrivere è una stupenda maledizione.


Come sapete, scrivo di musica. Scrivere di musica non è sempre soddisfacente – anzi, quasi mai. Certo, ci si può sempre accontentare di buttar giù qualche migliaio di caratteri spremendosi in elucubrazioni più o meno pindariche, in indecisioni risolte con le solite formule di rito o in sintesi ingenerose e saccenti – di fatto, proponendo alla posterità temini da prima liceo. Non è sempre soddisfacente, dicevo, perché avvertiamo una responsabilità, una compartecipazione alle sorti dell’oggetto di cui scriviamo. Che, fatalmente, rimane fuori fuoco. Fluido.
Non è soddisfacente proprio per questa compartecipazione, che vogliamo vera. Vogliamo che l'opera sia anche nostra, vogliamo prenderci un po' di merito - se questa è buona -, sia attraverso una lettura più "completa", obliqua. Nuova.
Non va così. È tutta illusione.
Dobbiamo gettarci nel nuovo.
Rischiare.
Digerire il nostro oggetto di desiderio demiurgico - la proverbiale "canzone che avremmo voluto scrivere" - e buttarci nel nuovo. Plasmare davvero le parole, le immagini. Le idee.

Oppure no, oppure cercare la lucidità. La parola come luce tra i pensieri.


Ci vuole tempo e dedizione per tutto questo. Anzi, ce ne vuole per farlo qui.
Non è mai voluto essere un diario - anche se per un po' avrebbe potuto diventarlo, anche se in alcune occasioni un po' lo è stato -, non è mai voluto essere un dietro le quinte della mia vita (nonostante il titolo ingannevole): era un posto dove mi concedevo di pensare. Però, per l'appunto, non mi viene più naturale farlo qui. Per cui, tanto vale chiudere bottega.


Questo blog ha sinceramente fatto il suo tempo. Non so mai cosa scriverci, non so mai cosa ci vuole.
Ci voglio la lucidità, ma non ho mai tempo per rincorrerla. Non ho mai tempo per scrivere qui dentro come vorrei scriverci.
Per cui, decisione istintiva.
Si trasferisce tutto, baracche e burattini, al vicino prossimo, al TumblR di cui sotto: http://www.tumblr.com/tumblelog/paolodales... Uno strumento forse meglio integrabile a quello che voleva diventare A Paul's Life.
Non prendiamoci in giro. Questa è la lucidità che mi regalo stasera - l'apice di un periodo di cose in cambiamento pesante.

A Paul's Life va in animazione sospesa...
Beeeeeeep




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