buzzoole code A Paul's Life: Getting in Tune: Sin City vs. La Sposa Cadavere

lunedì 17 aprile 2006

Getting in Tune: Sin City vs. La Sposa Cadavere

Pasqua gargantuelicamente piena di film (oddio, non esageriamo).
Dopo una visione mattutina di "Charlie and the Chocolate Factory", già recensito su queste pagine, è stata la volta di una visione pomeridiana del "Sin City" di Rodriguez-Miller-Tarantino, e infine del secondo filmone burtiano dell'anno "La Sposa Cadavere" (terza visione, amici cari). Tra un film e l'altro, recupero episodi di Lost perduti lunedì scorso per via dello scrutinio.
Andiamo alle cose serie: "Sin City", trasposizione fedele del capolavoro milleriano, dal 2D deliziosamente trasposto in finto 2D, come a sottolineare la sostanziale bidimensionalità di ogni opera d'arte, la sostanziale divisione netta in bianco e nero di ogni azione umana, di ogni essere umano. Film deliziosamente "noir-cool", in una definizione coniata or ora, la cui unica debolezza è forse una carenza di ritmo in alcuni momenti. Punti fortissimi: la succitata fotografia finto bianco e nero, in realtà giallino desaturatissimo e nero, e gli sprazzi crudeli di colore, presi paro-paro dalla graphic novel originale, così come i dialoghi, crudelmente noir e "fumettari", nel senso ovviamente più buono del termine.
Attendiamo con gioia il sequel, in uscita l'anno prossimo.
"La Sposa Cadavere": meravigliosa favola in salsa apparentemente disneyiana, ma ben pregna di Burton-style. Meravigliosa favola, dicevamo, incentrata su amore e morte (e denaro), trattate con un registro leggero, vagamente sarcastico, e affettuosamente necrofilo. Ottimo film, con meravigliose musiche del grande Elfman, una fantastica cura del character design, e un recupero davvero encomiabile della storia stop-motion, che probabilmente ha ancora qualche grande cartuccia da sparare prima di essere seppellita dall'amata (almeno da me) Computer Graphic.
Sparate queste cartucce, ci si vede alla prossima.

Freak Out,
Paolo


Nessun commento:

Posta un commento