Festa della donna, festa della donna,
una festa molto bella, molto della donna.
Mimose, bacetti, regalini,
e loro ci fan danzar divini.
Belle, venerabili,
creature inarrivabili,
per grazia e intelligenza,
ti ruban la coerenza...
Ma per quanto mi piaccia assai lodarvi,
aspettandomi alcuna ricompensa,
nessun di voi calore mi dispensa,
per quanto sia romantico al parlarvi.
E quindi, mie odorate damigelle,
perpetuo la mia laude con riserva,
vorrei che ciò che dico un poco serva,
che di certo non mi puzzan mai le ascelle.
Bella...
RispondiEliminaSoprattutto il finale con le ascelle (cfr. Supermassiccio di Studentessi...).
Ciao,
L.
eheh, coincidenza, davvero.
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