buzzoole code A Paul's Life: Cogli l'attimo, responsabilmente

mercoledì 20 ottobre 2010

Cogli l'attimo, responsabilmente

(gentilmente offerto dalla Società Italiana degli Auto-Motivational Speeches)
 
Illudiamoci che le cose siano semplici come possono sembrare. Che sia davvero tutta questione di "cogliere l'attimo". Che dietro a questo pulsare stupendo non ci sia altro che quello che vediamo.
E allora, dove va a finire il resto? Quello che non succede ma c'è, cosa significa? E quello che succede, si esaurisce tutto a se stesso? Tutto ha la stessa importanza?
No.
Io mi rifiuto di crederlo. 
Io mi rifiuto di credere che il momento in cui mi sono commosso per una puttanata sia importante quanto quello in cui mi sono lavato i denti stamattina. Non è possibile.
Io mi rifiuto di credere di dover passare l'esistenza a premere centomila acceleratori. Io voglio anche annoiarmi. Io voglio anche fermarmi e guardarmi indietro. Io voglio provare anche a sbirciare più in là.
Non riesco proprio a cogliere tutti gli attimi perchè sono tutti importanti, fatemi cogliere quelli che mi piacciono. Quelli che hanno un senso più grande, più largo, più lungo e più profondo. Quelli in cui posso respirare, e non pensare al fiato corto del minuto che sta arrivando e che vuole essere goduto anche lui. Me lo godo se se lo merita. Me lo godo se me lo merito.
E a scegliere gli attimi forse c'è bisogno di farsi un po' di domande, altrochè. Di fermarsi. Di lasciare qualche attimo non colto, perchè magari non ne val la pena. Farsi sorpassare. Non farsi soddisfare del tutto. C'è bisogno di bucare la superficie del momento che preferisci, interpretarlo, assaggiarlo un attimo prima di ingurgitarlo.
E, certo, sembra inutile, sembra una perdita di tempo, sembra difficile. O magari sembra facile e codardo.
Ma perchè deve essere sempre tutto utile? Perchè devo limitarmi a quello che capisco o che riesco a intuire sul momento? Perchè non posso complicarmi la vita?
Io la vita voglio complicarmela! Voglio complicarmela perchè è già complessa e se la semplifico troppo... forse mi sto prendendo in giro da solo. Come la sopporto una cosa tanto complessa? La smonto e la rimonto come voglio.
Ma tutto questo smontare e rimontare avrà un prezzo, prima o poi. Un po' si perde il contatto con l'autentico, un po' si fatica a possederlo. Cose che vengono difficili.
Ma io ho un obiettivo.

Io, se il mondo ha pazienza, posso provare a salvare capra e cavoli.
Riuscire a osservare il mondo, la vita e tutto il resto come complesso e continuare a fingere di non capirlo, mentre lo accetto come spontaneo e vivo e sanguino mentre parlo e voglio bene al prossimo e lo perdono anche se non sto cercando di driblarlo.
Questa è la nuova frontiera.
Siete tutti invitati.

5 commenti:

  1. Caspita che bella riflessione uomo.
    Questa roba dovrebbe leggerla Stefy che una delle fautrici del "cogli l'attimo". Eheh...
    E' vero porca paletta, non si possono cogliere tutti i fottuti attimi della vita:
    A) perchè nel momento stesso in cui stai realizzando di starti godendo un attimo, l'attimo dopo è già passato
    B) perchè ci sono attimi che fanno di un cagare...

    Uno, secondo me, non deve videre con l'ansia-da-prestazioni-nel-godimento-di-attimi, deve solo cercare di vivere senza rimpianti. Fare le scelte giuste, o anche quelle sbagliate con la libertà eventualmente di rettificare. Nessuno nasce imparato. (tranne quello che ha vinto l'anno scorso "Io canto").

    Che poi chi lo dice che una scelta è giusta e l'atra no?

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  2. io assurgo a essenziale un solo principio, e ringrazio mr. eko per averlo formalizzato al meglio: "hai fatto quello che credevi giusto in quel momento".
    non è che uno poi si debba assolvere o de-responsabilizzare quando lo pensa, ma mi sembra semplicemente il modo più umano di comportarsi.

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  3. E' stato veramente piacevole leggere questa riflessione su questo argomento! Io sono una fan del "cogliere l'attimo", ma questo non significa certo il voler "cogliere tutti gli attimi". Come dici tu, penso sia giusto cogliere anche l'attimo della noia, del riflettere, del remuginare, etc... Io sono una fan del " a volte bisogna avere la forza di cogliere l'attimo senza farsi troppe menate"... poi potrà essere stato un attimo "speso bene" o un attimo "da cancellare", ma comunque sarà stata una nuova esperienza. Credo che, molte volte, ci si fermi a pensare troppo prima di fare una cosa (anche le più cazzate), si tenda a programmarsi per bene il tempo e quando si presenta qualche "attimo particolare"... puff, sfugge via. E, per quanto condivida la frase del "hai fatto quello che credevi giusto in quel momento"... non so, mi dà quasi l'idea di essere un contentino in stile "tanto era acerba!"... un metodo per cercare di giustificarsi il fatto di "non aver fatto qualcosa" oppure di "aver fatto qualcosa di cui non si è convinti" o cose del genere.

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  4. guarda, sono parzialmente d'accordo con quanto dici ma...
    a) dipende. è questo che voglio reclamare, il diritto a pensare alle conseguenze quando la situazione me lo impone e di fregarmene le altre volte. non voglio sentirmi sempre obbligato a fare tutto solo per "l'esperienza", non esistono solo quelle. credo che sia innaturale imporsi di cogliere l'attimo, sono per una filosofia di vita più fluida.
    b) il "hai fatto quello che credevi giusto in quel momento" non è per niente un contentino nè una giustificazione. è come ci comportiamo tutti (più o meno). se credevi giusto "cogliere l'attimo" (frase che qui non vuol dire niente) lo fai; se no, non lo fai. il problema sorge quando ti convinci che fosse giusto aver fatto/ non aver fatto una determinata cosa a posteriori quando le tue budella ti dicevano di fare altrimenti. razionalizzare, giustificarsi, chiamalo come vuoi... il complesso del "eh, era destino". ecco, lì effettivamente c'è qualcosa che non va.
    c) d'altra parte un altra cosa che reclamo è il diritto al rimpianto/rimorso (anche qui, responsabilmente). la sintetizzo con il titolo di un libro: "Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare". Il "peccato" è qui da intendersi in senso lato.

    grazie ste, è la prima volta che commenti, mi sa :P

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