buzzoole code A Paul's Life: London Calling, Paolo Answering... Day 2

lunedì 3 settembre 2007

London Calling, Paolo Answering... Day 2

The following takes place between 8.00 AM and 11.45 PM
of Monday 27th August, 2007

8.00 am: Notte non perfettamente serena, con brevi ma continui risvegli durante il sonno. Max perfettamente rinsavito comincia a bombardare scoregge in Si bemolle (e la domanda sorge spontanea: una nota pulita riuscirà mai a farla?) e a dire minchiatissime. Mi lavo per primo e allago il bagno. Vaffanculo, buco del cazzo.
Le disavventure continuano a colazione, dove, a causa di un'incompatibilità comunicativa con la cameriera (detta Ana Lucia per la di lei devastante somiglianza con il personaggio di Lost), devo rinunciare al mio english breakfast (salsiccia, uovo, bacon e fagioli) e buttarmi sul pane tostato imburrato.

10.57 am: A due(cento) passi dal nostro mmmmeraviglioso albergo, si erge Buckingham Palace, residenza della Regina di Quel-Paese-Lì-Che-Tutti-Ci-Parlano-L'-Inglese-Britannico. Tra una foto e l'altra, cominciamo ad avere i primi sospetti che qualcosa non vada: non ci sono le classiche guardie in cappotto rosso e copricapo alto sei metri, sostituite da dei più blandi sosia dei carabinieri nostrani; e si sente parlare italiano, molto. Troppo. C'è anche un distinto signore seduto sulla fontana a leggere la Gazzetta.
La gioventude al mio seguito decide di raggiungere Trafalgar Square passando per il St James's Park, dove ci si intrattiene piacevolmente per una mezz'oretta tra stupendi benchè inquietanti cigni neri, cignetti kung-fu e papere assassine. I pellicani ci danno le spalle, perchè forse i turisti gli fanno schifo. Inoltrandoci nel parchetto, incontriamo un esercito di scoiattoli stronzi che non si fanno fotografare manco per l'anima di sta cippa. Ovviamente, una giovane coppia di italiani li attira e se li sbaciucchia senza problema alcuno, per cui a me e Max viene davvero il dubbio che questi animaletti saltellanti non rispondano ad altro che al richiamo della fregna umana o del cibo offerto dal misterioso Uomo che Sussurra alle Papere, che intanto ha cosparso il sentiero di noci (con gli scoiattoli a rigirarsele nelle zampette alla velocità della luce). Bah.
Poco oltre il parco, davanti all'Horse Palace, un curioso assembramento di popolo attira la nostra attenzione: è la cerimonia del cambio della guardia a cavallo. Qui facciamo conoscenza del Poliziotto Arnold, un uomo che di certo incute timore. Questo minaccia di morte i giapponesi capatosta che, in puro stile karakiri, vogliono scavalcare la linea di sicurezza a tutti i costi e farsi travolgere dai cavalli. Maledetti giapponesi.
Alla fine del cambio, ci allontiamo dallo spiazzo, solo per essere travolti da un gruppo di zombie sanguinari spuntati fuori dal nulla.

12:30 pm: The Brigade emerge dalla National Gallery. Max è vivo per miracolo, io zoppico dopo la devastante galleria 1250-1500, Eleonora ha ancora un colorito umano. Benchè umana lei non sia. Scopriamo la salvezza della vita nostra, ovvero la catena Pret-A-Manger, specializzata nel produrre quotidianamente panini di una bontà esagerata. Faccio scoprire a Max le gioie del wrap con le polpettine al sugo, per poi pentirmene: quest'uomo fra qualche anno avrà un infarto.
Prossima destinazione: le sdraie di St James's Park.

14.32 pm: Eh sì, gratis le straie. Due sterline. At the face of the cock.
Ed ecco che finalmente raggiungiamo Westminster e zona annessa. Il pensiero che lì da qualche parte si nasconda quel gran briccone di Gordon Brown mi spaventa moltissimo. Superata la Westminster Abbey, che per avere 1400 anni se li porta piuttosto bene, ci dirigiamo verso le Houses of Parliament, che sembrano tanto fighe, ma poi non è che siano altissime. Un condominio. Però belle. Belle belle.
Dopo altre settecento foto al Big Ben, Essi si muovono di nuovo verso la County Hall, palazzo multifunzione che si erge a pochi centimetri dalla London Eye. Qui decidiamo di lasciare l'opzione traghetto alla sera successiva, e di dirigerci verso il cinema IMAX.

19.29 pm: Ancora cena alla stazione di Waterloo, a due passi dalla sala. Max ha bisogno di Crispy McBacon, non c'è, e allora andiamo da Burger King, che fa un panino identico. L'hamburger è ridicolmente minuscolo, forse l'unica cosa piccola in sta cazzo di Gran Bretagna dove, per un palese complesso del pene piccolo, tutto, dai semafori ai negozi di scarpe, è sproporzionatamente mastodontico. Come direbbe lo slogan pubblicitario, Gran Bretagna: ci deve pur essere qualcosa di piccolo da qualche parte!
Mentre io e Max disquisiamo deliziosamente sull'argomento tutto grande-pene piccolo, Eleonora avvista l'uomo della sua vita, che è orrendo (del tipo: naso schiacciato, fronte schiacciata... tutto fottutamente schiacciato, insomma), ma tanto alla fine sono cazzi suoi...
I due uomini e un Ultron giungono poi al cinema IMAX. Dopo mezz'oretta di attesa nella hall, eccoci introdotti innanzi a uno schermo di dimensioni davvero esagerate, 20 metri di altezza e 26 di larghezza. La sola vista dello schermo manda in merda tutti, ma il sublime si tocca con i trailer dei film appositamente realizzati in 3D, un'esperienza di immersione totale nello schermo inimmaginabile. Poi parte Harry Potter e l'Ordine della Fenice... anche alla seconda visione il film arranca (anche se le performance degli attori spiccano), ma gli ultimi 20 minuti, riconvertiti in 3D, spiazzano. Peccato che la trimensionalità nei film non realizzati appositamente per il formato sia ancora da perfezionare, ma rimane comunque un'esperienza di forte impatto. Il top, insomma.

11.45 pm: Stremati dalla giornatona, ci infiliamo a letto senza fiatare. Neanche Max ha voglia di... MA DAI, IN SI BEMOLLE NOOO!



3 commenti:

  1. Non era orrendo era bellissimo!!
    Ma lo sai che mie ero dimenticata degli zombie!!! E bravo Paolo, xò il primo giorno era più divertente! ^^

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  2. ragazzi, ho bisogno di commenti stimolanti però...
    dai, henry, pensaci tu...

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  3. L’uomo che sussurrava alle papere? Avrei dovuto esserci…

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