Per come me l'ha raccontata il capo, le cose andarono così. C'era questo qui, un altro indiano, credo... un tipo a posto, ma in passato aveva avuto dei problemi. Forse qualche guaio con la legge. Un'infanzia difficile, chissà. O magari cattive compagnie... O forse, per qualche motivo, sentiva di non poter esprimere tutte le sue potenzialità. E parlando dei propri conflitti interiori, dice al capo, "Dentro di me ci sono due cani. Uno è cattivo e malvagio. L'altro è buono. Il cane cattivo combatte costantemente quello buono."
Quando udii questa cosa, compresi veramente quel tipo. Capii che uno dei cani incarnava i nostri sogni e le buone intenzioni. Ha uno scopo, un ordine. Forse rappresenta il rispetto per gli altri e per se stessi. Il rispetto per ciò che possiamo diventare se ci mettiamo il cuore.
L'altro cane... non rispetta nulla. È una bestia rabbiosa, folle ed egocentrica, accusa gli altri del proprio malessere. Attacca in ogni occasione. Non desidera altro che crogiolarsi nell'impetuosa oscurità della propria rabbia.
Così qualcuno fa una domanda a questo indiano. Gli chiede quale cane vince, di solito.
Il tipo guarda in basso e ci pensa un po'. Per un sacco di tempo non dice nulla.
Poi, dopo attenta riflessione, risponde.
Dice questo.
Dice, "il cane che vince è quello a cui do da mangiare di più".
Quando udii questa cosa, compresi veramente quel tipo. Capii che uno dei cani incarnava i nostri sogni e le buone intenzioni. Ha uno scopo, un ordine. Forse rappresenta il rispetto per gli altri e per se stessi. Il rispetto per ciò che possiamo diventare se ci mettiamo il cuore.
L'altro cane... non rispetta nulla. È una bestia rabbiosa, folle ed egocentrica, accusa gli altri del proprio malessere. Attacca in ogni occasione. Non desidera altro che crogiolarsi nell'impetuosa oscurità della propria rabbia.
Così qualcuno fa una domanda a questo indiano. Gli chiede quale cane vince, di solito.
Il tipo guarda in basso e ci pensa un po'. Per un sacco di tempo non dice nulla.
Poi, dopo attenta riflessione, risponde.
Dice questo.
Dice, "il cane che vince è quello a cui do da mangiare di più".
da Daredevil Vol. 2 #55, testi e disegni di David Mack
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