Day 2 - 17/08/2008
ore 9.45 - Psycho BoneIl nostro runner di riferimento, Anzianetti, conosciuto anche come Bone, si sveglia di buon'ora con l'obiettivo di andare a correre. Il ragazzo anziano vuole destare anche il sottoscritto (da mia esplicita richiesta, ricordiamolo) attraverso uno sciabattare quasi pornografico per tutta la stanza. Si arriva al punto in cui, dopo aver aperto gli occhi, lo perdo di vista, anche se il suono scricchiolante delle infradito continua come se stesse percorrendo chilometri e chilometri: "Dove sei andato?", gli chiedo; ma da dietro l'anta dell'armadio emerge Bone, con il sorriso a 15 denti del bambino monello che vuole prenderle. Il sorriso di Bambinetti.
Perso tra le nebbie dell'hinterland onirico, decido di lasciare al compagno umoristico l'atroce sforzo di andare a bruciare calorie in riva al mare, preferendo le coccolose braccia del dio del sonno. Che mi punisce con sogni fastidiosi.
Perso tra le nebbie dell'hinterland onirico, decido di lasciare al compagno umoristico l'atroce sforzo di andare a bruciare calorie in riva al mare, preferendo le coccolose braccia del dio del sonno. Che mi punisce con sogni fastidiosi.
Alle 7.50, sentendo i proverbiali rumori intestinali del sempre cacante Jam... err, Max, decido di alzare i chiapponi rosei dal lettuccio e andare a rompere i coglioni ai compagni della stanza adiacente, che lamentano una nottata passata su un letto fatto di fruste, molle e sparachiodi. Tornato Bone, ci si dirige alla sala da pranzo per la colazione, un ricco buffet di ogni cosa ma nessuna prelibata. Da segnalare, i muffin passatelli, il salame iper-speziato della sera precedente e la spremuta al colorante arancione. Buon appetito.
ore 13.50 - Donde està el sanitario?
Eccoci poi diretti alla spiaggia, un'ampia distesa di sabbia grossa che cala a picco in un fondale profondissimo già a pochi centimetri da riva. L'acqua è pulita, di un azzurro un po' cupo, e costantemente mossa. Mossissima. Travolgente. Nel senso cattivo.
I più atletici fra noi si fanno la traversata oceanica in direzione Piattaforma, una piccola isoletta galleggiante a qualche metro dalla spiaggia dove, ci dicono, si radunano ggiovani d'ogni età e nazione con l'intento di resistere alla nausea il più a lungo possibile.
Iniziano le prime sfide a racchettoni, che non mi vedono protagonista, nonostante i record sempre in salita, e la prima partita di beach volley, starring Mone, MeMedesimoBello e Anzianetti contro il dinamico trio EleonoraUltron, Stulidis, Stoner. Già non ricordo il risultato, ma il saggio e sarcastico Mone mi insegna a battere (e infatti poi a giocare farò schifo, ma sarò una minaccia in battuta), e inaugura il secondo tormentone estivo dopo "Boh!", con la frase leggermente sarcastica "A me piace Paolo perchè è forte".
Piccolo excursus di spiegazione ai non addetti ai lavori:I più atletici fra noi si fanno la traversata oceanica in direzione Piattaforma, una piccola isoletta galleggiante a qualche metro dalla spiaggia dove, ci dicono, si radunano ggiovani d'ogni età e nazione con l'intento di resistere alla nausea il più a lungo possibile.
Iniziano le prime sfide a racchettoni, che non mi vedono protagonista, nonostante i record sempre in salita, e la prima partita di beach volley, starring Mone, MeMedesimoBello e Anzianetti contro il dinamico trio EleonoraUltron, Stulidis, Stoner. Già non ricordo il risultato, ma il saggio e sarcastico Mone mi insegna a battere (e infatti poi a giocare farò schifo, ma sarò una minaccia in battuta), e inaugura il secondo tormentone estivo dopo "Boh!", con la frase leggermente sarcastica "A me piace Paolo perchè è forte".
- Boh! era stato inaugurato qualche tempo prima da Mone e Mr.Ricotto, d'ora in poi Fabio, come suggello entusiasta a qualsiasi frase, spesso con connotazione esortativa.
Esempio:
A: Quanto fa 6x5?
B: 35!
A: Boh!
(tratto da una storia vera)
Boh è da pronunciare con un'intonazione più alta di qualche semitono rispetto alla propria voce naturale, marcando la o, e preferibilmente con una leggera accentuazione della h finale. A seconda dei gusti, aggiungere un'estrema sgranatura degli occhi.
- "A me piace xxx perchè yyy", dove xxx è un soggetto i cui difetti sono sarcasticamente sottolineati dalla frase corrispondente a yyy.
Esempio
A: A me piace Germix perchè è una persona sveglia.
Solo che di solito fa ridere.
È il momento del primo grande screzio fra me e Stoner, il prologo di una lunga serie di insulti e invettive all'ospite da parte di quasi tutto il mondo. Almeno, di quello che dopo un po' gli si riempiono i maroni. Il giovane, che vanta le qualità di riservatezza, rispetto dell'altrui privacy e pazienza, lancia simpaticamente una gavettonata d'acqua al sottoscritto, che se ne stava bello buono e giocondo ad ascoltare la sua musichina. Non avesse mai beccato un lettore mp3 tanto visibilmente sfoggiato sul petto, in vero villoso, dell'ignara vittima!
Eheheh! Il nostro Paolo, preso dall'ira accumulata in appena 24 ore, non può far altro che sfruttare la ghiotta occasione per pronunciare una bella requisitoria: "Sei il coglione più grande dell'universo! Hai il cazzo nel cervello!"
Volemose bene.
Eheheh! Il nostro Paolo, preso dall'ira accumulata in appena 24 ore, non può far altro che sfruttare la ghiotta occasione per pronunciare una bella requisitoria: "Sei il coglione più grande dell'universo! Hai il cazzo nel cervello!"
Volemose bene.
ore 19.55 - Ma cos'hai bel briccone...
Passa il primo pranzo, un buffet composto per lo più da verdure, qualcosa di vagamente simile a un risottino, e vari generi di fritto. La formula è bene o male la stessa anche nei giorni seguenti, per cui non vi ritedierò con questi particolari. Sappiate, nonostante le malelingue, che disgustoso non era, ma neanche buonissimo. Di sicuro, non sono morto. All'uscita della sala da pranzo, un Mone in stato di grazia saluta la dolcissima addetta al ritiro piatti sporchi con espressioni tipiche spagnulesche: "Hola! Hasta la vista baby! Donde està el sanitario?"
Il pomeriggio prosegue con un lungo sonnellino, solo mio a quanto pare, perchè vengo interrotto da una pseudoviolenza sessuale perpetratami da Mone e Fabio. Non dichiarerò altro. Comunque, sonnellino bbbrutto e molto tormentato. Ma dei miei problemi di sonno non parliamo.
A questo punto, le ragazze cagano. Così ho scritto sugli appunti. Fidatevi. Le ragazze cagano.
Parliamo piuttosto del pomeriggio in spiaggia, dove quattro magnifiche tedesche osservano il nostro carrozzone di begli uomini sguazzare in acqua e passarsi la palla con l'incompetenza dei più incompetenti. Nel mio caso. Gli altri la toccavano. Appena mi riavvicino all'asciugamano e al campo base, il gruppo di belle figlie si dilegua. La potenza dell'Obelisco di Pavia.
Risate e commozione.
Inizia il primo minitorneo di beach volley, che mi vede protagonista di un fortunoso secondo piazzamento, grazie alla squadra che praticamente giocava al posto mio. Continua in questo frangente la lotta al nemico comune, a quel rompicoglioni di Stonnie. In risposta a una sua battuta idiota, gli sottolineo che "il silenzio è un'arte"; e quando, in vena di battute davanti alla mia palese incapacità pallavolistica (e di tenuta di un'andatura bipede), Stoner dice che "dovremmo fare una lista dei tuoi voli...", rispondo con molto garbo "sì, voli dalla finestra, voli dalle scale...".
Si torna in albergo, e dopo una rapida doccia, mi aspetta il primo aperitivo: birra Estrella + patatine al pollo consumate da me, Fabio, MarcoBellezzaSfolgorante, Mone e Germanal davanti a una dei finestroni dell'albergo.
Due minuti dopo... la cena.
ore 2.30 - ... due palle e uno scopone?
Spente le luci, io e Bone ci dedichiamo a re-interpretare la saga di Star Wars in chiave penica:
"Luke, usa il Pisello!"
"Io sono il tuo Pisello!"
"Il Pisello colpisce ancora!"
"Io sono un Pisello, come mio padre prima di me!"
"Il Pisello ci circonda, ci penetra, tiene unita tutta la galassia"
Fra le risate sguaiate, il caro Bone mi ha salvato da una mezza crisi. E ogni volta che passa una crisi lascia qualche "sconfort".
In serata ci appropinquiamo al centro di Calella, dove abbiamo la vera e propria mini-Movida Calelliana. Ci addentriamo in un bar finto-bingo bongo, dove consumo una roba alla fragola incomprensibile, mentre Anzianetti si concede un piccolo ma sano tocco di Sangria, bevanda ufficiale del duo Mone-Marco e della Spagna tutta. Mentre sorseggio il mio cocktail, Silvia passa velocemente giusto giusto davanti al locale, procurandomi un sussulto mica da ridere. Sarà l'ultima volta che la vedo.
Non piangete per me.
Tornati in albergo ornati di simpatiche collanine hawayane che uso a mò di borsa a tracolla, Mone e la consorte Alice, con SteGarl al seguito, invadono cordialmente la nostra cameretta, e ci dedichiamo a sparlare di Stoner, nome in codice Pierce oppure CuloPicchio, alle solite disquisizioni sugli unguenti usati per la profumazione dei dindoli maschili, ai vari tipi di cappuccio esistenti sulla Terra, e ad altre belle cose relative alla mia, alla tua, e alla loro sessualità di ventenni del 2008.Non piangete per me.
Spente le luci, io e Bone ci dedichiamo a re-interpretare la saga di Star Wars in chiave penica:
"Luke, usa il Pisello!"
"Io sono il tuo Pisello!"
"Il Pisello colpisce ancora!"
"Io sono un Pisello, come mio padre prima di me!"
"Il Pisello ci circonda, ci penetra, tiene unita tutta la galassia"
Fra le risate sguaiate, il caro Bone mi ha salvato da una mezza crisi. E ogni volta che passa una crisi lascia qualche "sconfort".
(continua...)
La crisi dei Paoli infiniti. Non ci credo stavolta forse l’ho detta bene!
RispondiEliminaLa ringrazio per Blog intiresny
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