buzzoole code A Paul's Life: Under my Calella, ella, ella, ella... - Day 3

mercoledì 27 agosto 2008

Under my Calella, ella, ella, ella... - Day 3

Day 3 - 18/08/2008
ore 10.30 - Potenzialmente
Dopo una nottata passata a scorreggiare l'anima, niente corsa manco sta mattina. E stavolta neanche Bone corre. Mentre la forma scompare, i due impavidi umoristi decidono di rimandare l'esercizio ad ora da destinarsi. Dopo il solito risveglio e la solita colazione, ci arrendiamo all'evidenza di un'attesa infinita nell'atrio del gruppo di profughi (Fabio, Germanal e MarcoRisveglioRitardante), che tarda a scendere.
Intanto, il Joker dentro me avanza. Chuckle, chuckle. Perchè sei così seeeerio?

ore 14.30 - Solo con Manolo
Fatico a tenermi in piedi, sulle roventi sabbie spagnole. Sì, certo... "sulle roventi sabbie spagnole": ogni mezzo bagher a volley si risolve con una rovinosa rotolata per terra. E sarebbe così su ogni tipo di terreno. Per fortuna, le battute riesco ancora a farle decentemente. Inoltre, ho tanto culo da capitare sempre nella squadra dei più forti, ma talmente forti che possono permettersi di ignorarmi bellamente, rimbalzandosi la palla tra loro e profondendosi in complesse coreografie pallavolistiche, con sommo piacere della mia pigrizia. Ma sempre con un sano pizzico d'invidia.
Dopo pranzo, crollo in un sonno profondo e osceno, interrotto da quella graziosa maliarda obesa della donna delle pulizie, alla quale permetto di completare la propria opera di riassetto della catastrofica camera nella quale sto spendendo queste oziose ore della mia vita. Mentre aspetto, raggiungo il bellissimo barman di nome Manolo (che si era introdotto la sera precedente offrendoci una gustosa offerta discotecara, che abbiamo cordialmente respinto), ma la risposta catalana al Mago Forrest non c'è, e la moglie sta leggendo un libro approfittando dell'assenza di clientela.
Intanto, il compagno Bone, che si era assentato durante il mio sonnellino in compagnia della cara SteGarl, mi cerca per tutto l'albergo col cuore in gola, ignaro del fatto che mi ero recato nella hall. Quando mi riabbraccia, si commuove e si esibisce in una Giga del Ringraziamento agli Dei davanti agli astanti attoniti. Queste cose non sono necessariamente successe davvero.

ore 19.50 - O andare al mare, o andare al monte mutui
Pomeriggio, la scissione: alcuni si recano alla piscina all'ultimo piano del nostro albergo, altri si dedicano allo shopping, altri ancora alle compere. Eheheh, ci siete cascati, eh? No, uno dei tre gruppi è andato in spiaggia, e c'ero pur'io.
Alle 18, ci ritroviamo in albergo per incontrare un personaggio proprio bbbrutto di nome BrixiaLad, dove Brixia sta per "agenzia alla quale ci siamo appoggiati per organizzare il viaggio e della quale abbiamo scoperto solo ora il nome" e Lad sta per "faccia di cazzo", per usare un latinismo in voga. Grazie alla sua simpatia di giovane coi capelli lunghi ingranato di ogni tipo di liquore, organizziamo la gitarella di mercoledì a Barselooooooonaaaaaaaaaaaaaaaaa. E già ci immaginiamo Montserrat Caballé a cantare tutto il giorno
Barselooooooonaaaaaaaaaaaaaaaaa davanti alla Sagrada Familia.
Dopo esserci fatti spillare 33 euro da questo giovane cacaziretto di periferia, io e Bone scappiamo fuori per una corsetta sul lungomare che ci condurrà
a poche centinaia di metri a Nord di Calella, più esattamente a Pineda del Mar, ennesima cittadina fotocopia della costiera, forse un minimo più nuova e curata della nostra. Lodando le grandi innovazioni della Spagna zapateriana, e dopo aver stilato la teoria dei 40 anni di dittatura necessari perchè ogni democrazia si sviluppi pienamente (ce lo meritiamo Berlusconi, ce lo meritiamo...), torniamo verso casa, dove mi aspetta il secondo aperitivo (patatine al prosciutto + birra San Miguel).
Buuuuuuuuuuurp!

2.30 - Il sonno oltre la siepe

A cena, il Secondo Scisma: alcuni, disgustati dal cibo offerto dall'Hotel, decidono di darsela a gambe. Ci raggiungono poco dopo la cena, giusto in tempo per l'inizio del DiscoManolo, una manifestazione ballante tenuta dal barista più bello di tutto l'hotel proprio a pochi centimetri dal bancone, con giovani e meno giovani (e soprattutto meno giovani) di tutte le età non anagrafiche che si scatenano in balli senza ritegno su una musica che personalmente vivo abbastanza male [ricchi premi e cotillons a chi riesce a leggere questo periodo ad alta voce tutto d'un fiato]. Stulidis non demorde e vuole a tutti i costi che mi esponga al pubblico ludibrio, e così accenno qualche timido passo di danza davanti a lei che sorride beffarda. Sono lontani i giorni del Dancin' Paul. E sono lontani anche i giorni in cui la mia autostima aveva ancora voce in capitolo.
Finalmente si lascia l'Hotel e ci si dirige boh, a fare "Boh!". Poi andiamo al minigolf: io sono stanco e non gioco, ma sorseggio un buon tè al tè mentre osservo sornione gli impavidi colleghi di viaggio. Durante le partite, due
bionde slave un po' volgarotte perdono la pallina nella siepe che limita il campo: MarcoCedrataSconvolgente mi costringe ad aiutare le giovani a recuperarla, ma è una missione impossibile. Le due si dileguano, e io mi ri-spaparanzo sulla sedia.
Mentre Fabio conteggia i risultati delle partite, un giovane responsabile della struttura si avvicina a Mr. Ricotto e lo asseconda mentre questi declama i punteggi, poi lo caccia fuori con fare cortese. Boh!
Arrivati in albergo, quel bbbbbruttissimo conosciuto come Tricheco, o Tricky, oppure semplicemente Figlio di una Cagna, ci accoglie con la sua consueta simpatia: al momento di prendere la chiave, finge di non capire il "211" che Bone pazientemente gli ripete in sette lingue, poi, una volta che gli viene solertemente indicato il numero, prende le chiavi e le picchia con violenza sul bancone. Eh, Tricky, Tricky, ti andrà in cancrena il cazzo un giorno, eh.
Si rincasa, e ci si butta a letto stremati. Credo di essermi concesso un po' del cosìddetto sconfort, tediando Bone con qualche menata prima di scivolare nel sonno. Bbrutto.

Ho fatto un post senza parlare di Stoner.
Ha rotto i coglioni durante tutta la giornata, però ormai è sottinteso.

(continua...)



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